Adattamenti posturali in gravidanza

La gravidanza ha profondi effetti fisiologici sul corpo della donna che interessano non solo i sistemi cardiovascolare,endocrino e renale,ma soprattutto il sistema muscolo-scheletrico,in particolare lo scheletro assiale.
La letteratura scientifica ha dimostrato che circa il 70% delle donne lamenta di soffrire di mal di schiena a partire dal II trimestre di gestazione,con dolore localizzato soprattutto a livello lombare e dorsale,interferendo spesso con le normali attività della vita quotidiana,lavorativa e con la qualità di un corretto riposo.
Lombalgia e dolore lombo-pelvico correlati alla gravidanza possono manifestarsi in forma lieve e con eventi acuti che possono durare 2/3 giorni o in forma moderata o grave in cui il dolore tende a cronicizzarsi,e nel 20% dei casi non si risolve spontaneamente nemmeno a gravidanza conclusa.
Questa condizione algica è dovuta ai profondi cambiamenti ormonali e biomeccanici a cui sono sottoposte le donne in questo particolare momento della loro vita.
Durante i nove mesi di gravidanza,il corpo femminile è sottoposto a notevoli cambiamenti;come conseguenza il corpo attiva degli adattamenti posturali per garantire una nuova mobilità e riuscire a mantenere il miglior comfort possibile e preservare equilibrio e stabilità.
L’aumento del peso ponderale,le modificazioni strutturali del bacino impegnato a gestire sia il volume dell’utero in accrescimento sia a sostenere le strutture fetali,lo spostamento in avanti del centro di gravità,l’aumento di pressione capillare e di stati di gonfiore e ritenzione,provocano i primi dolori a carico di schiena,bacino,ginocchia e caviglie.
Le cause sono principalmente biomeccaniche,con particolare impatto su:
zona lombare con schiena che si inarca,accentuando marcate iperlordosi
cingolo pelvico che tende a ruotare verso l’interno
articolazione del ginocchio che tende a valgizzarsi(ginocchio a X)
piede che tende a pronare sia in stazione eretta sia durante la deambulazione
In particolare,lo spostamento del bacino e quindi del baricentro in avanti dovuto alla crescita del feto e un cambiamento importante a carico delle curve fisiologiche del rachide,provocano una forte sollecitazione e tensione dei muscoli erettori di colonna con conseguente dolore per via dello sforzo continuo e l’assunzione di posture scorrette di compensazione.
Un’altra causa è di origine ormonale:durante la gestazione viene prodotto l’ormone Relaxina,che rilassa appunto la muscolatura e le strutture tendinee e legamentose per permettere l’accrescimento strutturale del bacino e permettere poi una piu agevole esplulsione del feto durante il parto.
Questo rilassamento comporta però un indebolimento dei muscoli paravertebrali che perdono così la loro funzione di sostegno provocando un maggior sovraccarico a livello delle strutture circostanti quali ossa,legamenti,muscolatura dell’arto inferiore e provocano,come conseguenza,un forte dolore.
In ottica di prevenzione diventa fondamentale l’esercizio fisico adattato e controllato,una pratica indispensabile per evitare importanti scompensi posturali e con importanti benefici anche per il mantenimento di uno stato completo di benessere psico-fisico con riduzione di stress fisico ed emotivo,miglioramenti sulla circolazione sanguigna e linfatica, e sull’ossigenazione del sangue cosi importante per un adeguato accrescimento del feto.